Riqualificazione di Piazza Cortevecchia, Ferrara 
committente: Comune di Ferrara
prestazioni: progettazione e direzione lavori
importo lavori:  800.000 €

Il progetto ritiene che la misura più efficace ed economica per migliorare le condizioni di comfort climatico, per intervenire contro l’isola di calore urbana, il run-off idrico e l’inquinamento atmosferico sia l’introduzione di alberi, strumenti ecosistemici straordinari: rinfrescano e rigenerano attraverso l’ombra e l’evapotraspirazione, filtrano l’aria, producono ossigeno, catturano CO2, incentivano la biodiversità, migliorano il benessere fisico e psicologico dei cittadini, aumentano inoltre il valore immobiliare dei luoghi, divengono poi elementi di riconoscibilità identitaria, caricandosi nel tempo di valori simbolici e culturali, legandosi indissolubilmente al costruito. L’intero progetto si svolge quindi nella concretizzazione di questa essenziale idea di una piazza alberata, in cui gli alberi divengo i grandi protagonisti dello spazio pubblico, con la loro chioma, la loro ombra, la loro architettura, trasformando appunto la piazza in un’oasi verde

Data la presenza di sotto-servizi, fondazioni di vecchi edifici e probabili presenze archeologiche è necessario prevedere la posa in opera delle specie arboree a quote superiori dell’attuale piano di calpestio. E’ così che per far spazio alla zolla delle nuove alberature, il suolo continuo lapideo della piazza si increspa, acquisendo tridimensionalità, enfatizzando la presenza arborea e garantendo spazi opportunamente predisposti per la messa a dimora degli alberi e lo sviluppo delle loro radici

In questo senso non si prevede l’inserimento di elementi d’arredo come vasi o fioriere, ma un unico suolo che si muove e si inspessisce secondo il disegno di una specifica topografia, determinando il formarsi di puntuali atolli a disposizione delle comunità vegetali. Sono tronchi di cono, che affiorano dal suolo, in continuità materica con lo stesso, di diametro variabile – da 3.5 a 5.5m di diametro superiore, da 7 a 10m di diametro inferiore – e di altezza massima di un metro oltre il piano di calpestio, con una sezione che si raccorda morbida alla quota della piazza, assecondando e contenendo perfettamente lo sviluppo dell’apparato radicale degli alberi.